In tempi di crisi, può essere difficile per i professionisti del marketing sapere da dove cominciare.
In poche settimane, le persone sono passate alla modalità di protezione, concentrandosi su se stessi, le loro famiglie, i loro dipendenti, i loro clienti e le loro comunità.
I social media riflettono questo aspetto, con la richiesta ai cittadini di seguire le linee guida di sicurezza del Governo.
Con il distanziamento sociale che mantiene molte persone a casa, stiamo anche assistendo a importanti cambiamenti nelle tendenze comportamentali.
I consumatori sono tornati alla trasmissione e alla televisione via cavo e ad altre fonti di informazione premium per informazioni credibili.
Stanno anche cercando di più in termini di evasione e intrattenimento scaricando app di giochi, trascorrendo ancora più tempo sui social media e guardando più film e programmi in streaming.
E nel frattempo, la necessità di beni fisici sta esercitando pressioni su nuovi canali, con la domanda di e-commerce che sale a nuovi livelli.
Alcuni di questi cambiamenti comportamentali possono essere temporanei, ma molti saranno permanenti.
Con così tanti cambiamenti così rapidi in questo momento difficile, quali azioni possono intraprendere i brand per servire e far crescere la propria base di clienti, mitigare i rischi e prendersi cura delle persone?
- Essere presenti con empatia e trasparenza
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L’empatia è fondamentale in questo momento in cui le persone si sentono vulnerabili. Le sfumature della voce del brand sono più delicate che mai. I brand che cercano di sfruttare questo passaggio da un punto di vista commerciale non avranno grandi risultati.Perchè in questi momenti, non abbiamo tutte le risposte e sarebbe un atto di onestà riconoscerlo. È inutile prendere impegni senza sapere se saremo in grado di mantenerli, non farà altro che minare la nostra credibilità.
- Agilità nella produzione e nella distribuzione di contenuti
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Per intervenire rapidamente sui messaggi creativi al cambio delle circostanze, gli esperti di marketing devono costruire modelli operativi a risposta più rapida e più facili da implementare. L’accesso alla produzione remota di contenuti occuperà un posto sempre più centrale nelle strategie di marketing.Oltre al lato di produzione creativa, non va trascurato l’aspetto della distribuzione. L’ascesa, il rilancio o la scomparsa di interi ecosistemi mediatici (piattaforme social e non solo) può avvenire in tempi ancora più accelerati di quanto sia mai accaduto in passato ed avere il giusto tempismo per abbandonare posizioni inutili e costruirne di nuove sarà indispensabile per non sparire dai nodi di traffico online.
- Associa il tuo marchio al bene
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Se e quando arriveremo ad una nuova “normalità” le persone ricorderanno i brand per i loro atti positivi durante la crisi, in particolare gli atti di generosità. Ciò potrebbe assumere la forma di donazioni a banche alimentari, fornitura di prodotti gratuiti per il personale medico o continuare a pagare i dipendenti durante i periodi di lockdown.I contenuti di benessere che alleviano l’ansia e promuovono messaggi positivi contribuiranno a migliorare il marchio. Tuttavia, le aziende devono anche dimostrare che i loro contributi sono significativi e non esclusivamente a vantaggio commerciale. I consumatori riconoscono l’autenticità.
- Tieni traccia delle tendenze e crea scenari
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Il monitoraggio frequente delle tendenze comportamentali umane aiuterà gli esperti di marketing a ottenere informazioni migliori in tempo reale. Misurare le tendenze del sentiment e del consumo su base regolare per adattare meglio la messaggistica è indispensabile per poter continuare a produrre contenuti efficaci. Le aziende dovrebbero valutare rapidamente la creazione di dashboard e framework per alimentare le giuste decisioni.
- Adattarsi a nuovi modi di lavorare
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È incoraggiante la rapidità con cui molte aziende sono state in grado di passare al lavoro a distanza. L’implementazione di tecnologie di collaborazione può fornire senza soluzione di continuità funzionalità di chat, condivisione di file, riunioni e chiamate, consentendo ai team di rimanere in contatto e rimanere produttivi.I leader devono fare del loro meglio per trasferire ogni elemento del modello operativo — dal marketing, alle vendite, al servizio — a questa nuova normalità. Nuove fonti di innovazione e persino il miglioramento dei margini emergeranno dal nostro attuale disagio.
Come possiamo pianificare la Fase2
Siamo nella fase di riconoscimento e adattamento della pandemia di Covid-19, ma dobbiamo anche pianificare una vita oltre la crisi.
Mentre navighiamo verso ciò che sappiamo, chi si occupa del marketing deve lavorare esternamente per mantenere il brand ed i percorsi dei clienti più integri possibile, mentre lavora internamente per fare tre cose:
- Comprendere l’impatto dell’interruzione dell’attività e continua a valutare l’imprevisto.
- Approfondire i modi digitali di lavorare e connettersi con i clienti, sapendo che questo probabilmente avrà effetti duraturi.
- Mitigare i rischi per l’esperienza del cliente guardando il proprio lavoro dall’esterno.
Inevitabilmente c’è un’accelerazione forzata del programma di trasformazione digitale.
I brand devono pensare, operare e guidare la transizione in modi nuovi durante queste circostanze senza precedenti.
Tutti i team aziendali dovrebbero collaborare nella consapevolezza che, aldilà delle specifiche competenze, ciò che sarà davvero indispensabile è affrontare questo momento di crisi con fiducia e umiltà verso i colleghi e verso i clienti.